PALESTRA

SPORT & FITNESS

Allenamento - body building

Sergio Barozzi

In palestra l'allenamento anaerobico è rappresentato da una serie di stimolazioni ripetute (serie) e realizzato mediante produttori di resistenza. I produttori di resistenza sono gli attrezzi, divisibili per razionalità, versatilità e coefficiente di rischio, (pericolosità).

In relazione al tipo di stimolo che inviamo alle unità motorie, seguirà una risposta adattativa del nostro organismo. Lo scopo della risposta è di predisporre i sistemi per sopportare con maggiore disinvoltura la reiterazione della stimolazione. L'abbronzatura è la risposta adattativa alla stimolazione costituita dai raggi solari. Come un'eccessiva esposizione ai raggi solari, irrispettosa dei fisiologici tempi d'adattamento dell'organismo, provoca un'infiammazione che vieta nuove esposizioni; uno stress da allenamento male calibrato, produrrà una serie di effetti negativi sulla prestazione e sui miglioramenti che riassumiamo con il termine: "Sovrallenamento". Condizione nella quale ogni sforzo produce effetti negativi.

CENTRARE UN MUSCOLO


Una diffusa insidia che condiziona i risultati o adattamenti è rappresentata dalla differenza, spesso esagerata, fra carico interno e carico esterno. Il carico esterno è il carico utilizzato, quello interno è il lavoro svolto dal muscolo interessato.

Esempio: posizioniamo un carico in prossimità delle spalle ed eseguiamo una serie di squat, piegamenti sulle ginocchia. Lo scopo dichiarato è quello di stimolare i muscoli quadricipiti.
Le articolazioni interessate, ciascuna delle quali è attivata da una o più catene muscolari, in questo caso sono 4.
Tibio-tarsica, (Caviglia) - Femoro-rotulea, (Ginocchio) - Coxo-Femorale, (Anca) - Lombo-Sacrale, (Bassa schiena).

I muscoli quadricipiti controllano unicamente l'articolazione del ginocchio.
Centrare un muscolo significa: adottare gli accorgimenti necessari per fare lavorare principalmente e quasi esclusivamente, il distretto muscolare che desideriamo stimolare con un preciso esercizio.
E' un obiettivo che mette alla prova la preparazione tecnica dei Personal Trainer, considerando che ogni tipologia strutturale necessita diversi accorgimenti fisiologici. Il lavoro presuppone una competenza profonda ed una passione assoluta, non esistono due tipologie strutturali identiche con stesse articolarità. Per questo motivo un allenamento analizzato biomeccanicamente è come un'impronta digitale, unico e irripetibile. Solo per mezzo di queste indispensabili riflessioni è possibile: CENTRARE UN MUSCOLO. Avete presente un fisico muscolarmente sproporzionato? E' la dimostrazione "vivente" di chi non ha saputo "centrare" l'allenamento per tutti i distretti muscolari. Dal punto di vista genetico, non esiste nello stesso individuo un muscolo più predisposto di un altro. Si tratta unicamente di allenamenti sbagliati che hanno prodotto effetti indesiderati.

SFINIRE UN MUSCOLO


Più esattamente, sfinire i muscoli. In questo caso, superata con successo la prima tappa, si tratta di interpretare e rispettare in allenamento, nozioni di fisiologia. Per comprendere velocemente un concetto che approfondiremo, faremo un esempio, quello dei soldatini, spesso utilizzato per meglio spiegare il concetto di svuotamento energetico (ATP-CP):
Immaginiamo che un muscolo sia composto da 1000 soldatini (unità motorie).
Immaginiamo che ogni soldatino ucciso, risorga (recupero).
Immaginiamo che il fenomeno della "resurrezione" irrobustisca il soldatino(supercompensazione).
Immaginiamo che i soldatini sino sempre allineati allo stesso modo, non possano essere feriti ma solo uccisi e che i decessi seguano sempre lo stesso ordine. Il loro allineamento nella fila immaginaria del plotone non può essere modificato. (legge di Seil - reclutamento delle fibre muscolari, bianche, rosse, lente, veloci). 
Immaginiamo che esista un salvatore di soldatini che può interrompere la battaglia prima che tutti cadano (acido lattico).
Per sfinire un muscolo, vedremo negli articoli della sezione le tecniche relative,  

è necessario:

Che ogni serie successiva sfinisca un numero maggiore di unità motorie, soldatini, (scarico di A.T.P.) di quella precedente.
Se questo non avviene accumuleremo unicamente uno sterile affaticamento, utile solo ad ipotecare gli allenamenti successivi.

Che al termine di ogni allenamento tutte o quasi tutte le unità motorie, soldatini, si siano scaricate di A.T.P. e che siano a riposo. Nel caso dei soldatini, che siano defunti, pronti per la resurrezione irrobustente.


LASCIARE CRESCERE UN MUSCOLO

Ad ogni stimolazione segue un adattamento solo a condizione che trascorra il tempo necessario.
Le fasi sono tre:
Stimolazione - Recupero - Supercompensazione. La stimolazione è l'allenamento.
Il recupero è il tempo necessario affinché il distretto muscolare torni al suo standard precedente.

Vieni ad allenarti con noi,
Saremo felici di ospitarti!

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